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Rinnegati e collaborazionisti al tempo della mediocrità che tradivano i paesani

I Rinnegati al Tempo della Mediocrità

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Rinnegati e collaborazionisti al tempo della mediocrità che tradivano i paesani

È molto istruttivo ripassare chi – e soprattutto perché – erano i quisling, collaborazionisti, traditori, delatori, spioni, kapo’. Sono tutti finiti processati per gli atti commessi contro la loro stessa gente.

Il vero aspetto dei traditori: una mediocrita' profonda che ha portato a abusi perfini nei confronti dei paesani con cui erano cresciuti

Il vero aspetto dei traditori: una mediocrità profonda che ha portato a abusi perfini nei confronti dei paesani con cui erano cresciuti

I RINNEGATI – CHI ERANO COSTORO?

Mille nomi, ma quello che conta è il perché?

Fare i delatori, o vendere la propria gente, o ancora dare la caccia ai loro stessi paesani come bestie?

Dava loro l’occasione di dare sfogo agli istinti che avevano sempre covato, ma che non avevano mai potuto sfogare?

Chiamateli come volete: collaborazionisti, traditori, quisling, delatori, spioni, kapo’.

In fondo, non ha importanza.

Noto è cosa sono stati. Però la domanda fondamentale è: perché lo sono stati?

Quale molla interna li ha spinti a tradire, vendere, dare la caccia alla propria gente?

Indubbiamente, erano persone dappoco. Oseremmo dire mediocri oltre ogni limite.

Il desiderio di apparire, di essere meglio degli altri a tutti i costi, non ha limiti nei delatori, spioni e quisling

Il desiderio di apparire, di essere meglio degli altri a tutti i costi, non ha limiti nei delatori, spioni e quisling

Peggio dei pavoni

Spesso, i rinnegati ci godevano a girare con una qualche sorta di uniforme – o perlomeno una coccarda o simile – ben sapendo che normalmente nessuno avrebbe mai dato loro un’uniforme.

Desiderio di apparire, di onnipotenza?

Praticamente sempre erano “irregolari”, perché nessuno avrebbe mai dato loro una funzione ufficiale – tipo polizia o simili.

E allora, i rinnegati si fregiavano dei ruoli che non avevano, facendo sistematico ricorso agli abusi.

Naturalmente, giravano continuamente nel modo più appariscente possibile, per dimostrare quanto potenti e “fighi” essi fossero.

 I rinnegati si davano una patina di eroi e ripetevano in tutte le salse che lo facevano per il bene comune, per la comunità o per il paese. Giravano continuamente per dire che loro erano i veri benefattori e che salvavano il mondo

I rinnegati si davano una patina di eroi e ripetevano in tutte le salse che lo facevano per il bene comune, per la comunità o per il paese. Giravano continuamente e dicevano che loro erano dei benefattori disinteressati e che salvavano il mondo

Utili” fino al giorno del giudizio

I collaborazionisti erano sicuramente molto utili agli oppressori, che quindi tolleravano le nefandezze e gli abusi dei rinnegati stessi.

Del resto, la pochezza dei rinnegati non avrebbe mai consentito loro di esistere senza l’appoggio degli oppressori.

Prima o poi la bella vita finiva, prima o poi:

  1. Cominciavano i processi – se non arrivavano prima le punizioni dirette
  2. Arrivava il giorno del giudizio. E cominciavano le punizioni.

Ma a questo i rinnegati non ci sono mai arrivati: nella loro estasi di desideri repressi, non sono mai riusciti nemmeno a pensare che prima o poi sarebbero stati puniti.

I RINNEGATI NELLA STORIA

Partiamo dai traditori

Giuda Iscariota ne è il prototipo:

Anna Katharina Emmerick, le cui rivelazioni ispirarono Mel Gibson nel suo “La Passione di Cristo” svela in una delle sue visioni: “Giuda giunse in una zona fangosa piena di immondizie e, in questo lurido luogo, Satana la fece finita con lui sussurrandogli: Lo stanno conducendo a morte perché tu l’hai venduto! Miserabile, come potrai sopravvivere? Spinto dall’estrema disperazione, il traditore prese la cintura e si impiccò a un albero. Subito dopo il suo corpo crepò e io vidi le sue viscere spargersi per terra”. Secondo la santa tedesca il traditore è dunque inevitabilmente dannato.

Gli abusi o addirittura gli atti di violenza - specialmente verso la propria gente - sono spesso stati frutto di invidia e senso di inferiorità

Gli abusi o addirittura gli atti di violenza – specialmente verso la propria gente – sono spesso stati frutto di invidia e senso di inferiorità

Veniamo ai collaborazionisti

I collaborazionisti sono fin troppo felici di vendere i loro connazionali come animali al macello.

Il testo originale:

Les Collaborateurs are only too happy to sell out their countrymen like animals to the slaughter, even if signs point to the villain having a penchant for killing collaborators.

La necessità di autorità, immagine e potere era così forte nei rinnegati, che rosicavano a più non posso. Quindi se capitava l'occasione, sfogavano tutte queste emozioni represse sulla loro stessa gente

La necessità di autorità, immagine e potere era così forte nei rinnegati, che rosicavano a più non posso. Quindi se capitava l’occasione sfogavano tutte queste emozioni represse sulla loro stessa gente

Ed ecco i Quisling

Ed ecco i Quisling, di cui abbiamo trovato questa bellissima definizione – che spiega anche la differenza con i collaborazionisti:

Quello che distingue il Quisling dagli altri collaborazionisti è l’autorità. Il Quisling non sarà mai considerato un uguale dagli occupanti, ma avrà una posizione di potere che sarà usata per influenzare la popolazione occupata. Saranno spesso “il ragazzo/ragazza/ecc. immagine” locali per la sottomissione agli occupanti.

Il testo originale:

What distinguishes the Quisling from other Collaborateurs is authority. A Quisling will never be considered an equal by the conquerors, but will have a position of power that will be used to influence the conquered people. They will often be the local “poster boy/girl/etc” for submission to the conquerors. If a character has a minor job within the conquerors’ hierarchy or simply chooses to accept the conquerors’ rule rather than resist, then they are Collaborateurs but are not Quislings.

È l'invidia personale e sociale che spinge alcuni individui a causare dolore alle persone migliori di loro?

È l’invidia personale e sociale che spinge alcuni individui a causare dolore alle persone migliori di loro?

I Kapo’

Ecco il testo originale:

Ogni Block interno al campo di concentramento o campo di sterminio aveva un Kapo che decideva, di fatto, le sorti dei detenuti suoi sottomessi, con la collaborazione di una struttura gerarchica di internati privilegiati. Per questo motivo, i dirigenti dei campi sceglievano con cura le persone cui affidare tale compito. Requisito fondamentale doveva essere la ferma adesione alla politica di gestione del campo adottata dalle SS e l’assoluta mancanza di pietà nei confronti dei detenuti.

La piaga di spie e delatori non ha risparmiato alcun paese

La piaga di spie e delatori non ha risparmiato alcun paese

Spioni e delatori

Per completezza, vediamo due tristemente note categorie.

Lo spione

Dalla Treccani:

Spïóne s. m. (f. -a) [dal francone *speho; cfr. spia e spiare]. – In origine, spia; nell’uso odierno, chi ha l’abitudine di fare la spia, cioè di riferire, per malevolenza, per invidia o per interesse personale ad altre persone, spec. a superiori, difetti, manchevolezze altrui.

Il delatore

Sempre dalla Treccani:

Chi, tradendone la fiducia, denuncia segretamente qualcuno a un’autorità giudiziaria o politica] ≈ (gerg.) infame, informatore, (lett.) sicofante, (gerg.) soffiatore, spia, (spreg.) spione, traditore.

La storia è maestra di vita perché i suoi insegnamenti sono fondamentali

La storia è maestra di vita perché i suoi insegnamenti sono fondamentali

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Il Comitato Veggiano è nato nel 1997 per la sicurezza idraulica del comune di Veggiano. Per ovvi motivi, ha seguito fin dall'inizio la situazione idraulica del bacino del Bacchiglione e oltre. Ha poi esteso l'attività ad altri settori della vita locale. In fotografia l'alluvione del fiume Tesinella del febbraio 2014

Il Comitato Veggiano è nato nel 1997 come G.A.Di.T. – Gruppo Apolitico per la Difesa del Territorio – per la sicurezza idraulica del comune di Veggiano. Per ovvi motivi, ha seguito fin dall’inizio la situazione idraulica del bacino del Bacchiglione e oltre. Ha poi esteso l’attività ad altri settori della vita locale. In fotografia l’alluvione del fiume Tesinella del febbraio 2014. Quella che vedi è solo una parte dell’area allagata dalle acque del fiume Tesinella nel territorio del comune di Veggiano. Per inciso questa area è prevista come parte della “famigerata” cassa di espansione

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